L'impiego di Jet Fuel di sintesi alternativo al Jet A-1 è una realtà consolidata da tempo in Sudafrica dove Sasol produce e distribuisce carburante ottenuto dalla gassificazione e successiva liquefazione del carbone.
Molto più recente invece la tecnologia che trasforma materia prima organica (biomassa) in Bio-Jet, meglio noto come SPK(Synyhetic Paraffinic Kerosene) o anche HRJ (Hydro treated Renewable Jet), prodotto "eco-friendly" non-fossile ormai molto prossimo alla certificazione ASTM (D-7566) dopo tre anni di test a terra e in volo, tanto che la prossima estate potrebbe già entrare in miscela al 50% col Jet A-1 su alcuni collegamenti di linea.
E' ragionevole aspettarsi che una volta accettato globalmente, nel giro di 4-5 anni il Bio-SPK possa imporsi su larga scala se sostenuto da economie di sostituzione favorevoli; Materie prime d'elezione sono camelina e jatropha, due piante oleaginose non commestibili e, più a lungo termine, le alghe marine (seaweed).
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