lunedì 30 gennaio 2012

PME non sostenibile secondo EPA

Pubblicata sul sito della Environment Protection Agency americana (EPA) l'analisi delle emissioni di GHG relative all'intero ciclo di vita dell'olio da palma malese e indonesiano esterificato in biodiesel e poi esportato negli USA (PME=Palm Methyl Ester).
Il saving di GHG rispetto all'equivalente petrolifero risulta pari ad un modesto 17%, insufficiente a qualificarlo come prodotto rinnovabile secondo lo standard statunitense di sostenibilità (20% minimo), e molto distante dal 50% richiesto ai biocarburanti di seconda generazione.
Se non perverranno commenti o rilievi degni di attenzione entro febbraio il giudizio dell'EPA sarà tradotto in termini regolamentari di esclusione, con ricaduta pesante sull' export dei due paesi produttori. Vedi anche:

martedì 17 gennaio 2012

"BioAviation Insight": uscito il n°2

La newsletter sui bio-carburanti per l'aviazione e sull'ETS-avio frutto della collaborazione tra 3BConsulting e WEC-Italia è alla seconda uscita. Nelle quattro pagine tematiche si parla di:

Normativa
Corte EU sentenzia che l'ETS non lede gli accordi internazionali.  USA e Cina all'attacco 

Tecnologie
Idrolisi di biomassa di scarto in acqua supercritica:  il processo Plantrose

Economics
Tra i feedstocks ammessi al double counting secondo Direttiva RED: animal fat e UCO

Utilizzi
Lufthansa termina con successo il semestre di prova, inizia a volare bio verso gli USA

A metà febbraio il prossimo numero. I primi due sono visionabili sul sito WEC 
nonchè tramite pulsante "docs" su  3bconsulting.it>docs

giovedì 5 gennaio 2012

La Corte di Giustizia EU dichiara legittimo l'ETS Avio. USA e Cina all'attacco.

La sentenza del 21.12  ha respinto il ricorso di alcune compagnie aeree USA (United in testa) le quali contestavano la applicabilità del sistema ETS-EU a vettori non-EU, a loro dire in violazione degli accordi internazionali.
“L'applicazione del sistema di scambio delle quote di emissioni all'aviazione non viola né i principi di diritto internazionale consuetudinario né l’Open Skies Agreement“, si legge invece nel comunicato stampa della Corte Europea.
Molto soddisfatta la commissaria EU per il clima, Connie Hedegaard "ora ci aspettiamo che le compagnie americane che hanno fatto ricorso rispettino la normativa europea. Auspichiamo dunque un approccio costruttivo nell'implementazione delle misure". 
Ma la decisione della Corte di Giustizia potrebbe invece provocare un'escalation tra la Ue e altri Stati che vivono i vincoli sulle emissioni aeree come una violazione della propria sovranità. Lo scontro è particolarmente duro con gli Stati Uniti, dove il 24.10 scorso il Congresso ha emanato un decreto che addirittura vieta alla compagnie aeree americane di ottemperare all'ETS europeo quando fanno scalo nel nostro continente.

Ed infatti il confronto si allarga: il vicepresidente della CATA (Cina Air Transport Association), Cai Haibo, ha dichiarato all’agenzia di stampa Reuters che “La Cina non collaborerà con l'Unione europea sul sistema ETS, le compagnie aeree cinesi non vogliono imporre sovrattasse ai clienti relative alla tassa per compensare i costi delle emissioni”. 
Dura la replica UE, arrivata per bocca di Isaac Valero-Ladron, portavoce del commissario UE al clima (ANSA delle 17:05):
 ''se operi nell'Ue devi rispettare le regole Ue'' ha affermato il portavoce, ottimista sul rispetto della nuova direttiva per abbattere le emissioni di CO2. ''Siamo fiduciosi che le aziende rispetteranno la legislazione. Le sanzioni infatti comporterebbero una spesa ben piu' elevata di quella richiesta dal rispetto delle regole'', cioe' 100 euro per ogni tonnellata di CO2 in eccesso. Al momento attuale ''tutte le compagnie aeree cinesi - ha spiegato Valero-Ladron - hanno fatto domanda per i permessi gratuiti, previsti per l'85% delle emissioni, mentre il restante 15% va comprato sul mercato dell'Ets. Quindi di fatto stanno rispettando le norme''. I colloqui con Cina, Usa e Russia proseguono solo sulle ''misure equivalenti'' che i paesi possono assumere per tagliare la stessa quantita' di emissioni richiesta dall'Ue, unica 'via d'uscita' per non pagare i relativi permessi dell'Ets. Le aziende potranno scaricare i costi in piu' sui viaggiatori: la stima di Bruxelles e' che per voli lunghi, il rincaro a tratta potrebbe oscillare fra i due e i 12 euro e per quelli brevi da un euro a 9 euro. L'Ue potra' bandire le compagnie che violano le regole? ''E' solo l'ultima ratio'', ha detto Valero-Ladron.

lunedì 2 gennaio 2012

NESTE costruisce test-plant microbico

Sarà il primo impianto pilota in Europa a produrre biopetrolio per fermentazione microbica da rifiuti organici agricoli e industriali quello che Neste Oil inaugurerà entro l'anno presso la propria raffineria di Parvoo (Finlandia), sito che già ospita un impianto per la produzione di diesel rinnovabile NExBTL. L'investimento è pari a circa 8milioni di €. 
Il comunicato stampa è visionabile cliccando 

Algae.Tec.Ltd con Lufthansa

Siglato un memorandum of understanding (MOU) tra Algae.Tec.Ltd (Australia) e Lufthansa AG col quale parte un programma di valutazione congiunta della potenzialità tecnico-reddituale di produrre carburante avio algale tramite i foto-bioreattori Algaetec che utilizzano CO2 di risulta da impianti industriali per alimentare i fermentatori. Vedi il video
seguente  http://properties.streamtastic.com/algaetec/algaetec?f=realestate

Valero Corp. costruisce impianto BTL con tecnologia UOP-Honeywell

Nel perimetro della grande raffineria di petrolio che Valero Energy Corp. esercisce a St. Charles (Louisiana) sta sorgendo un impianto BTL da 280 milioni di dollari che a regime (metà 2013) produrrà 400Kt/anno di carburante di sintesi, diesel e jetfuel, a partire da camelina sativa e oli/grassi alimentari di scarto. L'investimento è finanziato all'80% dal dipartimento dell'agricoltura USA (DOA)  e vede la partecipazione come socio-fornitore di Darling International Inc., colosso statunitense del food rendering. 
L'output dell'impianto sarà di qualità "drop-in" ovvero molecolarmente indistinguibile dal carburante petrolifero, la tecnologia di processo è quella termochimica UOP-Honeywell già impiegata su piccola scala per fornire biokerosene a numerosi voli dimostrativi e più recentemente anche di linea (vedi post precedenti).