giovedì 30 giugno 2011

KLM inaugura l'era del Bio-Kerosene

KLM è diventata la prima compagnia aerea al mondo a far volare un aereo in servizio di linea con Bio Kerosene quando oggi alle 12:30 il suo Boeing 737-800 (volo KL1233) con 171 passeggeri a bordo è decollato da Amsterdam per Parigi. 
"Avevamo annunciato all'air-show che avremmo operato oltre 200 voli a biojet su questa tratta, siamo pronti  ed oggi iniziamo a farlo" ha dichiarato Camiel Eulings, MD di KLM, poco prima di imbarcarsi. "Con questa iniziativa KLM conquista un ruolo di leadership mondiale nel saper coniugare innovazione e sostenibilità, in questo caso grazie al riutilizzo intelligente di scarti alimentari " gli ha fatto eco Joop Atsma, Segretario di Stato olandese per le infrastrutture e l'ambiente. 
Il bio-kerosene utilizzato per questo primo volo è infatti derivato da oli di frittura esausti opportunamente rielaborati, che diversamente sarebbero stati avviati allo smaltimento come rifiuti.

venerdì 24 giugno 2011

Ulteriori dall'Air-Show...

KLM ha annunciato che userà bio-kerosene per alimentare 200 voli sulla tratta Amsterdam-Parigi. Il carburante sarà prodotto da Dynamic Fuels nell'ambito di un progetto voluto e sostenuto da SkyNRG, il consorzio pro-biojet costituito nel 2009 dalla stessa KLM con North Sea Group e Spring Associates. Olio di frittura esausto la materia prima, anche se KLM non esclude altre origini purchè rispondenti ai criteri di sostenibilità e di non-interferenza con la catena alimentare. 

Altra notizia giunge a Le-Bourget dall'Arizona dove Heliae Development e Azmark Aero Systems uniscono expertise e tecnologie proprietarie per produrre carburanti avio da alghe. La prima detiene brevetti specifici nella biogenomica, la seconda costruisce turbomotori di piccola e media potenza.

Infine non è mancato l'eco delle contestazioni al sistema ETS europeo che dal 2012 obbligherà l'acquisto di diritti di emissione da parte di tutti i vettori che arrivano/partono da uno scalo comunitario. Washington ha chiesto ufficialmente che le compagnie statunitensi siano esentate da questo obbligo e altrettanto ha fatto Pechino, fino ad ora tuttavia senza esito. La Direttiva UE infatti ammette esoneri solo quando nel paese di provenienza del velivolo sono in corso misure di tutela ambientale "equivalenti", il che non è nè in USA nè tantomeno in Cina. La diatriba è destinata a proseguire e anzi ad infiammarsi man mano che la deadline di fine anno si avvicina. 

giovedì 23 giugno 2011

Altre News dall'Air-Show.....

Tra i visitatori dell' "alternative Aviation Fuels showcase" il Segretario di Stato USA all'Agricoltura Tom Vilsack, il quale ha colto l'occasione per ricordare i molti benefici  che l'Amm.ne Obama si aspetta dall'ingresso in mercato dei carburanti alternativi , non ultimi  la creazione di posti di lavoro, lo sviluppo di tecnologie innovative ed un tasso di autosufficienza  energetica maggiore. 
Di ieri anche la notizia  che le Autorità dell'Aviazione Civile Italiana e Spagnola hanno aderito al Commercial Aviation Alternative Fuel Initiative (CAAFI) siglando i protocolli di intesa. Un gesto non solo simbolico che impegna i due Paesi a cooperare in ambito internazionale allo sviluppo dei biofuels per l'aviazione.

Il "Biofuel Flight-Path" Europeo esordisce all'Air-Show di Parigi

Il progetto, che vuole portare l'Europa a produrre due milioni di tonn/anno di Biojet sostenibile e "drop-in" entro il 2020 è stato presentato ufficialmente ieri all'Air Show di Parigi Le-Bourget.  Per delinearne il perimetro la Commissione UE, promototrice del programma, si è associata con Airbus, Lufthansa, Air France/KLM, British Airways e con i bioproduttori Choren Industries, Neste Oil, Biomass Technology Group e UOP/Honeywell. 
Janne Mielck , VP Business Development di Neste Oil presente all'evento ha dichiarato che il progetto è del tutto in linea con le ambizioni del gruppo finlandese il quale è già in grado di produrre bio-carburante avio ("NExBTL") su scala industriale da filiera ecosostenibile, perfettamente sostitutivo "drop-in" di quello convenzionale. 
L'annuncio del Progetto e la scheda tecnica che lo accompagna sono visionabili in sala stampa della Commissione Europea cliccando:
http://ec.europa.eu/energy/technology/initiatives/biofuels_flight_path_en.htm

Sette Compagnie Aeree USA firmano LOI con Solena per jetfuel da biomassa

Il carburante sarà prodotto dal 2015 in California  nello stabilimento Greensky (Santa Clara County) con tecnologia BTL in grado di convertire 500.000 tonn/anno di rifiuti urbani ed agricoli in 16 milioni di galloni (47.400 tonn) di biokerosene e 14 milioni di galloni (41.500 tonn) di altri prodotti energetici. L'accordo con Solena è stato negoziato da American Airlines e United Continental Holdings. Ad esse si sono poi uniti Alaska Airlines, FedEx, JetBlue Airways Southwest Airlines e US Airways. Ne dà notizia con un comunicato la ATA (link in calce) che anticipa l'adesione anche di Air Canada così come di Frontier Airlines e di Lufthansa.

lunedì 20 giugno 2011

Sarkozy inaugura il Paris Air-Show

Inaugurato oggi a Parigi, aeroporto Le Bourget, il 49° air-show internazionale, evento di primo piano dell'industria aeronautica mondiale: 2100 espositori, 138.000 visitatori "business" e 200.000 appassionati di aviazione animeranno la settimana dedicata al trasporto aereo. Tantissime le macchine volanti in mostra, le curiosità e le primizie: dal velivolo ad energia solare all'airframe del futuro ultrapanoramico e ipertecnologico, al supersonico civile (Mach 4) che attraverserà l'Atlantico in 90 minuti. Dal New Jersey è arrivato in giornata anche il Gulfstream G-450 della UOP alimentato con "Honeywell green jet fuel", bio-kerosene derivato da camelina in miscela 50/50 con jet A-1. Un volo di sette ore che resterà negli annali come il primo in assoluto  dal Nord America all'Europa con bio-mix come carburante. Ai fuel avio alternativi sono dedicate sessioni specifiche di cui daremo conto nei prossimi giorni.

venerdì 10 giugno 2011

Primo OK da ASTM alle specs Bio-SPK

Luce verde alle specifiche per i biofuel aviazione da parte della American Society for Testing and Materials (ASTM).
Questa la notizia "breakthrough" che Bloomberg riporta oggi  da Washington, aggiungendo che l'approvazione finale/formale farà seguito entro pochissimi mesi. Il nuovo standard -di cui abbiamo già parlato diffusamente- (vedi post precedenti) regola la qualità della miscela al 50% con prodotto tradizionale e ne certifica l'idoneità all'impiego "drop-in" sostitutivo del Jet fuel fossile (A/A-1), di fatto aprendo il mercato avio al carburante di sintesi da biomassa di origine vegetale, cellulosica o da rifiuti organici.
Ricordiamo che la AIE stima che l'aviazione civile mondiale chiederà 350 milioni di tonn di jet fuel nel 2012, facile dunque intuire l'enorme potenziale di collocazione che il Bio-SPK ha davanti a sè.

giovedì 9 giugno 2011

IATA si oppone all' ETS Europeo

A Singapore l'assemblea annuale della IATA ha criticato duramente lo schema ETS europeo che entrerà in vigore dal prossimo gennaio, bollandolo come disastroso per la competitività dei vettori e degli scali continentali. "Un salasso da 1,5 miliardi di $ senza beneficio per le emissioni" ha dichiarato Giovanni Bisignani, GM dell'Organizzazione, che ha invocato un approccio alla decarbonizzazione su scala planetaria, per evitare distorsioni che potrebbero stravolgere l'operativo intercontinentale. E' presumibile che la polemica aumenterà di intensità nei prossimi mesi con l'avvicinarsi dello start-up, iniziative legali sono già in corso (vedi post più in basso) per tentare di bloccare l'avvio dell'ETS in Europa. Ne sentiremo parlare ancora.

Nuova Bio-Coalizione in Germania

Air Berlin, Condor, Lufthansa, Munich Airport, MTU Aero Engines, Rolls-Royce Germany e EADS hanno fatto squadra con ricercatori e specialisti in biocarburanti e formato un consorzio chiamato "Aviation Initiative for Renewable Energy in Germany" (Aireg). 
L'iniziativa si propone di promuovere l'uso di fonti rinnovabili in aviazione ad iniziare da una piattaforma programmatica che orienti le misure normative che il governo federale introdurrà nel paese. 
Aireg è la più recente delle molte alleanze che si sono formate nei tanti  Paesi dove si è fatta strada la consapevolezza che essere tra i primi a potersi sganciare dal carburante fossile e avere un backing politico solido sarà un vantaggio competitivo forte quando l'aviation dovrà iniziare a decarbonizzarsi.

giovedì 2 giugno 2011

Sustainable Aviation Fuels: decolla il Nord-Ovest USA?

Il nord-ovest americano è la culla ideale dove sviluppare i biocarburanti avio del futuro secondo uno studio condotto dal consorzio SAFN (Sustainable Aviation Fuels Northwest) partecipato da Boeing, Alaska Airlines, gli aeroporti di Portland e Seattle-Tacoma e dalla università dello stato di Washington. Qui sono infatti presenti sia l’industria aeronautica che la materia prima cerealicola, forestale e/o algale nonché il know-how bio-tech di trasformazione.
“La disponibilità di carburante qualificato che risponda al requisito di sostenibilità e sia sostituibile “drop-in” a quello fossile senza costare di più è cruciale per il futuro dell’aviazione civile” secondo  Jim Albaugh, CEO di Boeing Commercial Planes, che ha poi aggiunto “ le compagnie aeree sono particolarmente vulnerabili nei confronti della volatilità del prezzo del petrolio e dunque devono dedicare molta attenzione a salvaguardare la propria crescita economica senza tuttavia che venga meno l’impegno alla decarbonizzazione del settore”.
Lo studio, di cui diamo il link in calce, passa in rassegna materie prime, opzioni tecnologiche , costi e benefici che ruotano attorno al bio-kerosene e non manca di ricordare che un backing politico deciso e convinto sarà vitale perché il biocarburante aviazione “decolli” con successo in mercato. Ne suggeriamo la lettura, in particolare dei "Key Findings".
NB: e' interessante notare che gli studi più recenti -incluso questo- enfatizzano che la produzione di bio-jet  per essere competitiva col fossile dovrà 1)decentrarsi presso gli aeroporti da servire (dunque impianti medio-piccoli) e 2)alimentarsi con biomassa di scarto a basso costo o materia prima algale possibilmente in filiera "corta" cioè reperita in zona.