giovedì 2 giugno 2011

Sustainable Aviation Fuels: decolla il Nord-Ovest USA?

Il nord-ovest americano è la culla ideale dove sviluppare i biocarburanti avio del futuro secondo uno studio condotto dal consorzio SAFN (Sustainable Aviation Fuels Northwest) partecipato da Boeing, Alaska Airlines, gli aeroporti di Portland e Seattle-Tacoma e dalla università dello stato di Washington. Qui sono infatti presenti sia l’industria aeronautica che la materia prima cerealicola, forestale e/o algale nonché il know-how bio-tech di trasformazione.
“La disponibilità di carburante qualificato che risponda al requisito di sostenibilità e sia sostituibile “drop-in” a quello fossile senza costare di più è cruciale per il futuro dell’aviazione civile” secondo  Jim Albaugh, CEO di Boeing Commercial Planes, che ha poi aggiunto “ le compagnie aeree sono particolarmente vulnerabili nei confronti della volatilità del prezzo del petrolio e dunque devono dedicare molta attenzione a salvaguardare la propria crescita economica senza tuttavia che venga meno l’impegno alla decarbonizzazione del settore”.
Lo studio, di cui diamo il link in calce, passa in rassegna materie prime, opzioni tecnologiche , costi e benefici che ruotano attorno al bio-kerosene e non manca di ricordare che un backing politico deciso e convinto sarà vitale perché il biocarburante aviazione “decolli” con successo in mercato. Ne suggeriamo la lettura, in particolare dei "Key Findings".
NB: e' interessante notare che gli studi più recenti -incluso questo- enfatizzano che la produzione di bio-jet  per essere competitiva col fossile dovrà 1)decentrarsi presso gli aeroporti da servire (dunque impianti medio-piccoli) e 2)alimentarsi con biomassa di scarto a basso costo o materia prima algale possibilmente in filiera "corta" cioè reperita in zona. 

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