martedì 21 febbraio 2012

"BioAviation Insight": uscito il n°3

a cura di e visionabile su 3BConsulting.it nonchè su WEC-Italia

IN QUESTO NUMERO
Normativa
Si allarga la “Carbon-War”
pag. 1
Tecnologie
Gas-Plasma
pag. 2
Economics
SWASEA e il Business Case europeo
pag. 3
Utilizzi
UPM, BioArchitecture Lab…
pag. 4
Sempre nel n°3: la tecnologia PRO.E.SA del Gruppo Mossi 

Commissione EU su Biomasse "avio"

La Commissione europea ha messo a punto un sistema di monitoraggio che consuntiverà annualmente quanta biomassa è stata utilizzata per produrre il carburante consumato da ogni singolo Vettore sottoposto alla disciplina ETS, cosicchè il biokerosene relativo possa essere computato ad “emissione zero”. La procedura diventerà operativa dopo l’OK dell' europarlamento.

CEO IATA commenta ETS e BIO

L'8 Febbraio, introducendo l'Assemblea annuale dello European Aviation Club, Tony Tyler CEO di IATA tra i molti temi ha commentato anche ETS-EU e bio-berosene. Di seguito uno stralcio del suo intervento.
EU ETS:
“The unintended consequences of the unilateral and extra-territorial approach go beyond market distortions to states seeing this as an attack on their sovereignty. I am sensing a growing recognition in Brussels that a global scheme developed through ICAO would provide a superior solution both for managing aviation’s emissions and to resolving the political problems caused by extending the scheme beyond Europe’s borders. This is encouraging and we will do all that we can to promote a pragmatic solution. But time is not on our side. Airlines from Europe may face some retaliatory action. And some non-European airlines may have to choose whether to obey the law of their land or that of Europe—two more unintended consequences which should convince all states that ICAO is the way forward”.
BIOFUEL:
“To move from demonstration flights to being a major component of the industry’s consumption, we need the price to drop and the supply to increase. The unintended consequence of current policy is driving biomass and investment towards road transportation which has alternative energy sources. This urgently needs to be redressed—not via blend mandates but by providing the right policy incentives to attract investment and de-risk the scaling up of commercial aviation biofuels projects”.

Bloomberg vede la oil-parity nel 2018

La ricerca compiuta da Bloomberg New Energy Finance, pubblicata il 13.2, stima che le compagnie aeree nei prossimi anni ricorreranno al bio-kerosene in misura modesta (non oltre il 2%) fino a quando il prezzo del carburante fossile -maggiorato del costo della CO2- resterà al di sotto della soglia di parità con il prodotto "bio".  Il parity-value sarebbe raggiunto nel 2018 dall'olio non-food idrotrattato (HRJ) e due anni più tardi anche da biomassa ligno-cellulosica resa carburante con trattamento termo-chimico. A questo punto la produzione di jet fuel rinnovabile (e sostenibile) troverebbe motivazione economica per scalare la dimensione industriale. Il che dimezzerebbe il costo-prodotto portandolo fino a 0.90$/litro (oggi il Jet-A1 quota 0,85$/litro Fob Italia).
Uno slittamento ma non il fallimento del target IATA, la quale aspira al 6% di componente bio entro il 2020. 

venerdì 10 febbraio 2012

US Navy Energy Goals

Interessante presentazione di Chris Tindal, direttore operazioni, energia e ambiente della marina militare USA al Pacific Forum 2012 (Sidney, 31genn-3febb). Un ruolo determinante è riservato ai bio carburanti drop-in navali (F76) e aeronautici (JP5), che l'Amministrazione Obama vuole introdurre perchè la marina possa schierare un primo Green Strike Group entro il 2016 e dimezzare la dipendenza dalle fonti fossili dell'intera forza aeronavale entro il 2020. Cliccando sul link si accede alla presentazione.
www.3bconsulting.it/docs/U.S.Navy.at.the.2012%20Pacific.Forum.pdf

lunedì 30 gennaio 2012

PME non sostenibile secondo EPA

Pubblicata sul sito della Environment Protection Agency americana (EPA) l'analisi delle emissioni di GHG relative all'intero ciclo di vita dell'olio da palma malese e indonesiano esterificato in biodiesel e poi esportato negli USA (PME=Palm Methyl Ester).
Il saving di GHG rispetto all'equivalente petrolifero risulta pari ad un modesto 17%, insufficiente a qualificarlo come prodotto rinnovabile secondo lo standard statunitense di sostenibilità (20% minimo), e molto distante dal 50% richiesto ai biocarburanti di seconda generazione.
Se non perverranno commenti o rilievi degni di attenzione entro febbraio il giudizio dell'EPA sarà tradotto in termini regolamentari di esclusione, con ricaduta pesante sull' export dei due paesi produttori. Vedi anche:

martedì 17 gennaio 2012

"BioAviation Insight": uscito il n°2

La newsletter sui bio-carburanti per l'aviazione e sull'ETS-avio frutto della collaborazione tra 3BConsulting e WEC-Italia è alla seconda uscita. Nelle quattro pagine tematiche si parla di:

Normativa
Corte EU sentenzia che l'ETS non lede gli accordi internazionali.  USA e Cina all'attacco 

Tecnologie
Idrolisi di biomassa di scarto in acqua supercritica:  il processo Plantrose

Economics
Tra i feedstocks ammessi al double counting secondo Direttiva RED: animal fat e UCO

Utilizzi
Lufthansa termina con successo il semestre di prova, inizia a volare bio verso gli USA

A metà febbraio il prossimo numero. I primi due sono visionabili sul sito WEC 
nonchè tramite pulsante "docs" su  3bconsulting.it>docs