Il board della compagnia aerea statunitense ha dato luce verde a concorrere per l'acquisto della raffineria Conoco-Phillips di Filadelfia, in dismissione. A Delta Airlines potrebbe affiancarsi una banca di investimenti con competenze e interessi nel mercato del grezzo, si fa il nome di JP Morgan. Secondo fonti giornalistiche USA l'acquisizione dell'impianto (100-200 mln di $) ridurrebbe di circa 40 mln di $/anno il fuel-bill di Delta la quale nel 2011 ha speso 11,8 miliardi di $ per il carburante necessario alla sua flotta.
Il trasporto aereo è chiamato alla decarbonizzazione. Lo fa In Europa con un sentiero di riduzione e un mercato dei crediti di CO2, già operativo (ETS=Emission Trading Scheme). Nel Mondo con l'impegno che il settore diventi "carbon-neutral"a partire dal 2020 e dimezzi i GHG per il 2050 (ICAO) . In questo contesto il bio-jetfuel (o bio-kerosene) può dare un contributo valido se alimentato da una supply chain affidabile ed economicamente sostenibile.
lunedì 30 aprile 2012
venerdì 27 aprile 2012
Qantas annuncia studio e vola bio
Il governo australiano finanzierà il progetto voluto da Qantas, con il quale verranno messe a fuoco le condizioni necessarie alla produzione di bio-jetfuel da fonti sostenibili autoctone. E' quanto ha dichiarato Martin Ferguson, ministro dell'energia e del turismo nell'inaugurare il primo volo QF1121 che il 13.4 scorso ha collegato Sidney con Adelaide usando carburante contenente UCO (used cooking oil) ricondizionato. Pochi giorni dopo -il 19.4- un secondo volo, questa volta operato da Jetstar, il JQ705/706, ha collegato Melbourne con Hobart (Tasmania) a/r, ancora con UCO.
In entrambi i casi il biocarburante è stato fornito da SkyNRG come blend 50:50 UCO+Jet-A di qualità conforme allo standard ASTM D-7566-11. In termini di CO2 emessa sull'intero lifecycle del carburante il biomix utilizzato in questi voli consente un abbattimento del 40% rispetto al jetfuel fossile tradizionale.
sabato 14 aprile 2012
LAN e Air BP con "Bio 2nd-Gen"
Un A-320 della cilena LAN ha collegato Santiago e Conception utilizzando con successo biokerosene da olio vegetale di scarto in miscela con jetfuel A per alimentare entrambi i suoi motori CFM56-5B.
Evento di rilievo sia per il coinvolgimento di una "major" petrolifera che per la leadership in Sudamerica di LAN, vettore influente nei Paesi dell'area e membro storico di One-World. Segue il comunicato stampa.
Dichiarazione ATAG 2012
La dichiarazione sottoscritta il 22.3 a Ginevra al termine del Summit ATAG (Air Transport Action Group) si articola in due parti: da un lato risultati e obbiettivi, dall'altra richieste di sostegno ai Governi.
In ATAG , oltre alla IATA, sono presenti i principali costruttori mondiali di airframe e di motori aeronautici.
mercoledì 28 marzo 2012
BioAviation Insight, esce il n° 4
disponibile sia sul sito di WEC-Italia e anche su quello di 3BConsulting .
Tra i temi trattati in questo numero:
Tra i temi trattati in questo numero:
Normativa | Aggiornamenti sulla “Carbon-War” | pag. 1 |
Tecnologie | Olio da microalghe | pag. 2 |
Economics | Bancabilità progetti Bio-HighTech. | pag. 3 |
News e Utilizzi | Conferenza “World Biofuels Markets” | pag. 4 |
lunedì 26 marzo 2012
Boeing, Airbus, Embraer:una sola voce
Un comunicato emesso da Boeing il 22.3 dà notizia della sigla di un memorandum of understanding con Airbus ed Embrarer che impegna i tre costruttori di airframe a cooperare ed avere un'unica voce nell'interloquire con Governi, Produttori di biokerosene e altri stakeholders a sostegno, promozione e accelerazione dello sviluppo di fonti rinnovabili e pienamente sostenibili di carburante avio drop-in.
Per il comunicato: http://boeing.mediaroom.com/index.php?s=43&item=2179
Per il comunicato: http://boeing.mediaroom.com/index.php?s=43&item=2179
Ancora sulla "guerra" contro l'ETS EU
Con una lettera congiunta Airbus, Air Berlin, Air France, British Airways, Iberia, Lufthansa, MTU Aero Engines, Safran e Virgin Atlantic hanno chiesto a David Cameron, a Francois Fillon, ad Angela Merkel e allo spagnolo Mariano Rajoy di porre fine al conflitto con la Cina e con gli atri Paesi che si oppongono al sistema di scambio di quote di emissione europeo (ETS). Molti di questi Paesi stanno infatti preparando contromisure a carico delle compagnie europee quali extra-charge e limitazioni ai diritti di traffico. Un primo segnale è stato la sospensione dell’ordine cinese ad Airbus da 12 miliardi di dollari che -se mantenuto- farebbe perdere mille posti di lavoro diretto e altri mille nella supply chain. Per questo i nove AD chiedono una consultazione urgente al Consiglio EU, perchè le ritorsioni siano bloccate in tempo. I vettori si sentono braccati e chiedono “par-condicio”. Si spera che la UE conceda una moratoria e che ICAO entro l’anno vari uno schema di accordo accettabile da tutti. Un team ICAO ad-hoc di alto profilo è al lavoro a questo scopo.
Iscriviti a:
Post (Atom)